Pani e Volti
23.Mar.11
24.Apr.11

Per la sua terza personale al Magazzino, Antonio Biasiucci presenta una selezione di opere che
include tre percorsi iconici del fotografo napoletano, ovvero le serie Pani, Volti ed Ex-voto.
Nei lavori sul pane le forme emergono dallâoscuritĂ intensa del nero fotografico e, il cibo per eccellenza dei popoli, viene restituito come immagine misteriosa: meteoriti, crateri lunari, paesaggi magmatici, figure antropomorfe ma â i pani rappresentano âsostiene Biasiucci- per i quattro elementi naturali che lo compongono, lâepifania della vitaâ.
I volti, emergono anchâessi da unâoscuritĂ che ne esalta le differenze somatiche, provengono dal
repertorio di calchi dei visi di tribĂš africane realizzati dallâantropologo Lidio Cipriani negli anni â30, e conservati nel Museo di Antropologia dellâUniversitĂ Federico II di Napoli. Biasiucci trasforma questi volti in una allegoria disperata e icastica dellâesistenza umana, cercata non nellâindividualitĂ dei singoli ma nella moltitudine delle diversitĂ , delle differenze di etnie e di culture, âil lavoro sui volti- aggiunge lâartista- è una riflessione sulla morte, i pani e i volti sono in un nero profondo, un universo che unisce la vita e la morteâ.
Lâex voto, trova la sua giusta dimensione in spazi sacri e non, ed è lĂŹ che se ne coglie il senso: è
un metalinguaggio, un vettore di comunicazione visiva nel paradigma religioso, quasi ad essere un antesignano della fotografia e come questa talmente diretto da essere compreso da tutti.
âLa âfotografiaâ di Antonio Biasiucci è una rivelazione visionaria di âfenomeni igneiâ, di sacralitĂ nel quotidiano delle cose dellâesistenza. Eâ il trovare lâessere nelle tracce remote della natura, tracce di memorie nascoste. Eâ uno speleologo che si cala nelle profonditĂ del sogno dellâumanitĂ , per rintracciare gli antichi percorsi che hanno configurato il programma della nostra stessa umanitĂ .â (Antonello Scotti)
âQuesti sono i pani che ho fotografato e mangiato tutti i giorni per un periodo della mia vita.
Sono il rocordo di mia madre in vita, che il pane lo faceva da sempre.
Sono la sintesi dei quattro elementi, la nascita, le cose del cosmo.
Questi volti sono calchi di persone che ho conosciuto e amato grazie alla fotografia.
Sono il riposo di mia madre, il mio viaggio in India,
i migranti che si perdono nei nostri mari.
I pani e i volti sono la vita che comprende la morte, la morte che comprende la vita.â
Antonio Biasiucci
La mostra è organizzata con la collaborazione dellâUniversitĂ di Napoli Federico II-Centro Musei delle Scienze Naturali\Museo di Antropologia e del Museo Madre di Napoli.
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