Mostre

Traces

5.Jun.15
31.Jul.15

Personale

Quando

5.Jun.15 - 31.Jul.15

Venue

Via dei prefetti, 17
00186 Roma

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È con grande piacere che Magazzino annuncia la mostra di Fiamma Montezemolo, a cura di Emi Fontana. Il progetto pensato per la galleria presenta 3 lavori, l’installazione Le tre ecologie e l’installazione interattiva Appunti di campo entrambe del 2015, e il video Tracce del 2012.

La mostra è accompagnata da un testo di Emi Fontana.

Nell’installazione Le tre ecologie, l’artista sviluppa il concetto di ecologia di Félix Guattari, a sua volta influenzato dall’antropologo Gregory Bateson. Attraverso 3 specifiche dimensioni, quella sociale, quella mentale e quella ambientale e la loro combinazione-assemblaggio, Guattari ci invita a pensare ‘trasversalmente’ e a intendere l’ecologia come quella scienza che connette mente, societa’ e ambiente in un tutt’uno con risultati imprevedibili. Questa ecologia estesa e’ qui rielaborata attraverso la ricombinazione di piante cactus, tre kilim ricuciti insieme e il passaggio-dimora sul tappeto stesso degli spettatori della galleria. Si tratta di un mini-ecosistema installato nello spazio della galleria. Il lavoro crea un milieu interattivo in cui la presenza spinosa dei cactus e quella delle cortecce di pino sottostanti il tappeto (natura) generano un senso di straniamento nel visitatore (mente) che complica il senso di casa-familiarita’-convivialita’ generalmente associate con il tappeto.
Nel video Tracce la ricerca etnografica e artistica si uniscono per formare una meditazione sulla vita di frontiera tra il Messico e gli USA. Basato su anni di lavoro di campo a Tijuana, questo lavoro e’ il risultato di 24 ore di riprese della vita del muro che divide i due paesi. L’artista-antropologa rielabora la propria esperienza sulla frontiera attraverso il ritratto del confine-muro, la sua biografia, come se fosse un soggetto vivente. Immagini della sua vitalita’, decadenza, topografia accidentata, strutture di sorveglianza in deterioramento e ripristino continui, momenti furtivi di attraversamenti di migranti senza documenti, panorami distopici sono accompagnati da una musica ipnotica e una voce di donna che sembra provenire da un altro tempo e spazio. L’avvenire del muro e’ segnato nei suoi resti che sono destinati ad essere collezionati come fossero prove forensi da un prossimo visitatore che viene da un futuro indefinito, forse un altro antropologo-artista, forse un altro migrante.
In Appunti di campo il pubblico e’ invitato a interagire con gli appunti del diario di campo dell’artista-antropologa. Parole chiave/concetti/affetti/colori estratti dal diario sono al tempo stesso attentamente e arbitrariamente selezionati e ricombinati in una costellazione personalizzata proiettata sul muro della galleria. Questa costellazione e’ costruita secondo un sistema diagrammatico che alterna e associa parole/concetti con specifici colori/affetti che si incontrano in punti strategici creando combinazioni miste di entrambi. Lo spettatore e’ invitato a interagire, scoprendo i vari segmenti e punti di incontro della costellazione.

Exhibition views

Artworks