Daniele Puppi

Nato a Pordenone nel 1970, vive e lavora a Roma, è tra gli artisti italiani più entusiasmanti della sua generazione. Le tecnologie utilizzate normalmente (proiettori video, sincronizzatori, amplificatori, subwoofer, altoparlanti, microfoni) funzionano come attivatori e amplificatori delle capacità percettive degli spettatori, principalmente visive e uditive. L'osservatore, come parte integrante del lavoro, è chiamato a entrare in una nuova ed alienante dimensione spazio-sensoriale. Le opere di Daniele nascono contestualmente, da un'esperienza diretta dello spazio. Ogni spazio è una realtà con la propria vita, con la propria essenza percepibile, piena di forze in movimento potenziale: uno "sbilanciamento" non scoperto che può scatenare un flusso di qualità e caratteristiche contenute. Il lavoro prende forma, verso una finalità che persegue nel confronto con lo spazio, ed è creato da una sintesi dei seguenti desideri: produrre un movimento che trattiene e coinvolge contemporaneamente tutti i punti; trovare un mezzo per "materializzare" in qualsiasi punto; cercare di costruire un nuovo spazio "adiacente" a ciò che è già percettibilmente manifesto.

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